Introduzione
Shirin, works at weaving a carpet (by World Bank Photo Collection is licensed under CC BY-NC-ND 2.0)
"Porre fine ovunque alla povertà in tutte le sue forme" è il primo obiettivo dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di garantire la protezione sociale, migliorare l'accesso ai servizi di base e costruire la resilienza agli effetti dei disastri naturali.
1,3 miliardi di persone in 107 paesi in via di sviluppo, ovvero il 22% della popolazione mondiale, vivono in povertà multidimensionale. Inoltre, di tutti i bambini che vivono in estrema povertà, il 75% vive nell'Africa subsahariana e in Asia.
La povertà è definita come l'essere poveri e la mancanza di accesso a bisogni adeguati: chi si trova in una situazione di povertà, inoltre, non ha accesso a strumenti di assistenza sociale come l'istruzione e i bisogni sanitari.
Lo scopo di questa attività è che gli studenti analizzino la loro origine socio-culturale, in relazione alla futura posizione lavorativa a cui possono aspirare, e la confrontino con le diverse condizioni e qualità di vita di altre popolazioni più o meno sviluppate, facendo così capire agli studenti che il tema della povertà ha diverse sfaccettature che includono elementi sociali, economici e politici.
L'attività propone anche due chiamate all'azione: una finalizzata alla conoscenza diretta di una o più persone appartenenti a uno dei paesi analizzati, con l'obiettivo di comprendere il fenomeno in modo più profondo, e l'altra finalizzata alla creazione di una campagna di raccolta fondi per organizzazioni/persone in difficoltà socio-economiche.
Aree di intervento
- Consumo consapevole
Obiettivi di apprendimento
- Lo studente conosce la distribuzione locale, nazionale e globale della povertà estrema e della ricchezza estrema.
- Lo studente è in grado di mostrare sensibilità ai temi della povertà così come empatia e solidarietà con i poveri e coloro che si trovano in situazioni vulnerabili.
- Lo studente è in grado di identificare le proprie esperienze personali e i pregiudizi rispetto alla povertà.
- Lo studente è in grado di pianificare, implementare, valutare e replicare attività che contribuiscono alla riduzione della povertà.
- Competenza anticipatoria
- Competenza strategica
- Competenza di autoconsapevolezza
Istruzioni
Step 1) Introduzione (30 minuti)
Introduciamo il tema della povertà, con alcune semplici domande ( Cos'è la povertà per te? Quanti tipi di povertà conosci? Da cosa dipende? Pensate che la povertà sia un fenomeno dinamico o statico?) Per mostrare agli studenti che la povertà è un fenomeno dinamico, l'insegnante può proiettare il video introduttivo -"PIB Latinoamerica"- (presente nella sezione Video) che mostra la variazione del PIL di diversi paesi negli ultimi anni e le loro proiezioni future.
Dopo aver visto il video l'insegnante introdurrà brevemente alcuni argomenti interenti il primo obiettivo dello sviuppo sostenibile (i professori possono trarre ispirazione dai link presenti nella sezione "Siti internet" per spiegare l' SDG1).
Step 2) Porci al livello socio-economico del nostro ambiente (60 minuti)
In questo step, gli studenti dovranno realizzare uno studio sul lavoro che faranno una volta terminati il loro percorso formativo. Questo verrà poi confrontato con i dati/informazioni sullo stesso lavoro, ma svolto in un'altra parte del mondo.
Gli studenti analizzeranno dati quali:
- Salario
- Età di ingresso nel mercato del lavoro
- Età di emancipazione
- Età del primo figlio (e numero medio di figli per famiglia)
- Età di pensionamento
- Aspettativa di vita
Dopo aver trovato questi dati sul sito web (Risorse Utili), o dopo aver guardato la Call to Action 1, gli studenti dovranno completare queste tabelle per avere una visione globale dello stile di vita di ogni paese - non solo per quanto riguarda il reddito, ma anche il costo e le condizioni di vita.
Step 3) Grafica (60 minuti)
Gli studenti riporteranno i dati trovati nei grafici (vedi Graphic_ Food/ Graphic_Age nella sezione "Documenti"), al fine di confrontare, per ogni voce selezionata, il valore del paese in cui vivono rispetto a quello di un altro paese; a questo punto dovranno analizzare la loro situazione confrontando, quando possibile, il reddito con il costo della vita. Si raccomanda, prima di iniziare, di segnare un valore per ogni casella del grafico proposto.
Step 4) Riflessione finale (20 minuti)
Una volta finito il grafico, l'insegnante avvierà una riflessione con gli studenti sulla base dei dati ottenuti, partendo dalle seguenti domande:
- Prendete i dati del peggior paese del mondo:
- Come pensi sarebbe la tua vita? Cosa faresti?
- Studieresti?
- Avresti un figlio? Quanto tempo passerebbe prima di averne uno?
- Quanto guadagneresti se lavorassi come apprendista durante la tua formazione?
- Ora, prendete i dati del grafico dei prezzi:
- Quale pensi sia la ragione della disparità di prezzo in alcuni prodotti?
- Secondo il rapporto di reddito, pensi che ci sia un prezzo - in qualsiasi paese - che è "ingiusto"?
- Da cosa pensi che derivi questa disuguaglianza/ingiustizia di prezzo?
- In quale paese pensate di vivere meglio se guadagnate...? E perché?
- €300/month
- 1000 €/month
- €10,000/month
- €100,000/month
- In quale paese vivresti meglio se trovassi un lavoro legato al tuo ciclo di formazione? E perché?
- Cosa sceglieresti tra queste due opzioni? E perché? (supponendo che i prezzi non cambino e che le condizioni attuali vengano mantenute):
- Guadagnare 1500€ ogni mese mentre tutti guadagnano 1000€
- Guadagnare 2000€ mentre il resto delle persone guadagna 3000€
- CALL TO ACTION 1
Si chiederà agli studenti di contattare persone che svolgono lo stesso ruolo professionale in altri paesi del mondo per confrontare la loro futura situazione lavorativa con quella di una realtà più o meno sviluppata del paese a cui appartengono (i paesi possono essere gli stessi di quelli analizzati durante l'attività).
Il contatto con queste persone può avvenire attraverso una rete di conoscenze personali, attraverso l'uso di reti sociali o attraverso il contatto con associazioni di volontariato che aiutano a stabilire una connessione con queste persone.
L'intervista può essere condotta attraverso una videochiamata via Skype o attraverso lo scambio di e-mail.
Le domande che gli studenti possono fare agli intervistati riguardano le condizioni di lavoro, le ore di lavoro, la protezione dei lavoratori, il costo della vita del paese in relazione al salario ricevuto, la formazione ricevuta, il background socio-culturale, il tasso di disoccupazione, ecc.
Alla fine dell'attività, gli studenti potranno trascrivere l'intervista e diffondere i dati che hanno trovato sul sito web della loro scuola, o creando un opuscolo per sensibilizzare gli studenti sulle condizioni di lavoro in altri paesi del mondo che sono più o meno sviluppati di dove vivono.
- CALL TO ACTION 2
Agli studenti verrà chiesto di avviare una raccolta fondi attraverso un sito web - utilizzando una piattaforma gratuita che permette di creare campagne di raccolta fondi di vario tipo, rivolte a individui, gruppi e organizzazioni. Tutto quello che bisogna fare per iniziare una nuova campagna è creare un accaunt personale sul sito web, raccontare la propria storia e impostare l'obiettivo della raccolta fondi.
La raccolta di fondi può essere diretta a una ONG o a un'organizzazione per assistere persone che svolgono una funzione lavorativa simile a quella della formazione professionale degli studenti, ma in un paese sottosviluppato.
Dopo aver deciso a chi destinare i fondi, la classe si registrerà sul sito spiegando la motivazione della raccolta fondi, a cosa serviranno i fondi, quando saranno necessari, chi ne beneficerà e tutte le informazioni che possono essere utili ai donatori.
Poi, l'iniziativa sarà condivisa nella tua scuola, con amici e familiari per raccogliere le prime donazioni che andranno al progetto in questione.
Risorse
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Siti internet
Websites to explain SDG1 - United Nations Dep. of Economic
https://sdgs.un.org/goals/goal1#:~:text=Goal%201%20calls%20for%20an,and%20environmental%20shocks%20and%20disasters
Websites to explain SDG1 - UNDP
https://www.undp.org/content/undp/en/home/blog/2015/10/16/How-are-all-countries-rich-and-poor-to-define-poverty-.html
Wnioski
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